
Il Consiglio di Stato accoglie l’appello cautelare dell’Avv. Bianchini sul pronto soccorso ortopedico del CTO
SANITA’ LAZIO, VERSO LA CHIUSURA DEL PRONTO SOCCORSO ORTOPEDICO DEL CTO
Bianchini: “se la Asl non risolve le carenze è probabile che le porte saranno sbarrate”
Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso di 25 medici, che avevano denunciato l’inadeguatezza del Pronto Soccorso Specialistico Ortopedico presso l’Ospedale Cto “Alberto Alesini, istituito nell’aprile del 2020, in quanto privo di servizio di cardiologia, medicina interna, anestesia e di chirurgia generale e d’urgenza h24, sette giorni su sette.
La decisione dei giudici servirà a capire se il servizio di Pronto Soccorso possa “fronteggiare tutta la variegata casistica dei possibili accessi al pronto soccorso, ivi inclusa quella dei pazienti più gravi, che necessitano di essenziali prestazioni specialistiche”.
«Si tratta – ha spiegato l’avvocato Alessandro Bianchini difensore degli ortopedici ricorrenti – di un’ordinanza dirompente che dovrebbe portare all’eliminazione da parte della Asl di tutte le carenze del nosocomio, che rendono oggi il Cto una struttura non adatta a operare come Pronto Soccorso ortopedico, non essendo in grado di garantire la cura dei pazienti con gravi patologie e la serenità degli operatori».
Nello specifico il Consiglio di Stato, ha accolto il ricorso cautelare, sollecitando il Tar Lazio a fissare rapidamente l’udienza per la discussione del merito, in quanto la causa concerne questione che deve trovare un adeguato approfondimento in quella sede. L’obiettivo dei medici è di poter garantire tanto ai pazienti quanto agli operatori sanitari il minimo dei servizi essenziali previsti dalla legge per i Pronto Soccorso.